Bepi Romagnoni. Il racconto interrotto

Milano 11.10.2019 • 29.11.2019

Montrasio Arte è lieta di presentare la mostra del maestro milanese Bepi Romagnoni scomparso a soli 34 anni in un tragico incidente. Composta da una decina di collage, la mostra si focalizza sull’ultimo periodo della produzione ricchissima dell’artista che va dal 1961 al 1964; anni che corrispondono alla maturazione della tecnica del collage dipinto. In contemporanea, presso la sede di Banca Mediolanum a Palazzo Biandrà a Milano sono in mostra cinque collage dell’artista in collaborazione con l’archivio Bepi Romagnoni.
Il giovane Romagnoni, dalla curiosità onnivora e dalla conoscenza molto profonda dei linguaggi dell’epoca, scava criticamente le ragioni dell’immagine alla ricerca del piano della realtà dentro al piano della finzione. Costruisce così una superficie pittorica utilizzando ritagli di giornale che vengono montati secondo una sequenza prestabilita sulla tela; gli stessi assumono poi contorni completamente diversi grazie all’intervento pittorico, che esalta dettagli e occlude visioni. Ne risulta un tessuto di pittura sempre meno sontuoso e sempre più grafico, più ricercato, in cui tasselli di realtà, brandelli di ricordi e un bombardamento di ritagli compongono degli squarci poetici di cronaca quotidiana. La carta modificata e rielaborata conferisce una diversa prospettiva formale ad ogni dipinto, presentando allo spettatore un vero e proprio racconto che in certi casi può essere letto osservando il dipinto da tutti i lati. Il quadro è un organismo di compenetrazioni che esprimono il senso dei rapporti nella realtà urbana anticipandone le più profonde urgenze contemporanee. Titoli come “utenza televisiva” o “consumatore coatto” che risalgono al 1964 sono infatti il sintomo della grande sensibilità premonitrice dell’artista nell’interpretazione della società civile dell’epoca.Quando mancò la generazione di artisti coetanei che lavorò al suo fianco diede vita ad una pubblicazione monografica della sua opera, a testimonianza dei quanto fosse stimato ed apprezzato il lavoro di Romagnoni sia professionalmente che umanamente.

Bepi Romagnoni (Milano 1930 – Capo Carbonara 1964) si formò nel dopoguerra ai corsi di pittura di Aldo Capri all’Accademia di Brera, in compagnia di Mino Ceretti e Giuseppe Guerreschi. Il percorso di Romagnoni, dalla pittura in clima realista alla poetica esistenzialista, con passaggio strumentale nell’informale, fino alla ritrovata figurazione nei collages fotografici, si compie nell’arco di un solo decennio. Invitato alle Biennali Veneziane del 1956 e del 1962. La sua figura troverà consacrazione internazionale alla III edizione di Documenta di Kassel (al fianco di Jasper Johns e Robert Rauschenberg) nello stesso 1964 che vede la prematura scomparsa dell’artista.