Gianni Moretti. Studi per la biblioteca di ghiaccio e di sale

a cura di Ilaria Despina Bozzi e Lorenzo Fiorucci
6 aprile • 12 aprile 2016

In occasione di miart 2016, Harlem Room è lieta di presentare Studi per la biblioteca di ghiaccio e di sale, recenti lavori di Gianni Moretti.

I cinque monotipi presenti in mostra si riferiscono a un un progetto installativo realizzato negli spazi del Centro Arti Opificio Siri (CAOS) di Terni ed esposto al pubblico nel periodo dicembre 2015 – febbraio 2016.

Impalpabili e volatili nella loro consistenza di carta velina, le cinque xerografie implodono di un’energia quasi magnetica, misteriosa. Forme circolari dorate, come oculi aperti su un’altra dimensione, emergono dallo sfondo nero dell’inchiostro tipografico che a tratti lascia intravedere la doratura sottostante del velo cartaceo. Ampie aree della figurazione all’interno del soggetto circolare sono state volutamente tralasciate dall’artista. Solo dopo un’analisi attenta iniziamo a riconoscere forme precise e note che ci rimandano a figure umane, inerti e sbiadite. Il rapporto visibile-invisibile, di qualcosa che si rivela a poco poco attraverso un nostro allenamento percettivo, è una costante dell’intera poetica dell’artista. I lavori qui esposti nascono da una riflessione sulla memoria, attraverso l’utilizzo di una serie di immagini appartenenti a la “Topografia del Terrore”, centro di documentazione berlinese sul nazismo. Proprio le riproduzioni di queste fotografie diventano l’oggetto di un lungo processo di stampa dai molteplici passaggi scanditi nel tempo: la preparazione del supporto, l’inchiostrata, la repulsione tra sostanze grasse e acqua, l’imprimersi dell’inchiostro tramite la pressione del torchio sulle veline. Abilità tecnica e manualità che non limitano bensì accrescono e nutrono il processo conoscitivo e di formalizzazione messi in atto dall’artista.

Gianni Moretti (Perugia, 1978), vive e lavora tra Milano e Berlino.
Tra le mostre collettive e personali: Mongin Art Space, Seoul (Corea del Sud); Museo MAR, Ravenna; Museo d’Arte Contemporanea, Lissone (MB); Museo di Palazzo Poggi, Bologna; Mestna Galerija, Nova Gorica (Slovenia); Palazzo Zenobio, Venezia; I.S.C.P., New York (USA). Nel 2011 partecipa a “Round the Clock”, evento collaterale della 54° mostra internazionale d’arte – La Biennale di Venezia. Ha collaborato con il teatro ed è stato selezionato per residenze artistiche a New York (Harlem Studio Fellowship), Seoul (Mongin Art Center) e Berlino (Glogauair).
Tra i riconoscimenti ottenuti: Nel 2013, Finalista Premio terna 05, Roma; Premio SetUp 2013, Bologna; Premio d’Arte Rugabella 2011, Milano; Premio San Fedele 2007, Milano; XXIII Premio Oscar Signorini 2006, Milano; Premio Accademia Olimpica Nazionale 2006, Roma; Premio Iceberg 2005, Bologna; Premio Nazionale delle Arti 2003, Roma.